Akoin: cos’è e perché potrebbe essere importante per l’Africa
Andiamo a conoscere il progetto del rapper Akon
Una delle coordinate che ha ispirato sin dall’inizio il settore delle criptovalute è quella relativa alla possibilità di andare incontro ad una grande massa di persone attualmente escluse dal settore finanziario.
Una realtà riguardante soprattutto l’Africa, ove milioni di persone non hanno a disposizione strumenti con i quali poter gestire al meglio le proprie risorse.
Tra le proposte che sono state varate per cercare di andare incontro a queste esigenze, un ruolo del tutto particolare spetta ad Akoin. Andiamo a vedere quindi di cosa si tratti e quali siano le sue peculiarità.
Cos’è Akoin e a cosa serve
Akoin è una piattaforma crittografica che permette il trading tokenizzato di crediti di telefonia mobile. Ad ideare il progetto è stato il celebre rapper Akon, di cui in questi ultimi giorni si parla nell’ambito delle presidenziali degli Stati Uniti. Proprio lui, infatti, si è unito alla campagna di un altro criptofan, Brock Pierce, che si candida, come indipendente, alla Casa Bianca.
La piattaforma si basa proprio sulla grande rilevanza che tali crediti hanno assunto con il passare dal tempo all’interno dell’economia del continente nero. Molte persone, infatti, li utilizzano nelle transazioni che avvengono nella vita di ogni giorno. Scambiandoli ad esempio con beni e servizi.
Un modus operandi il quale ricorda molto da vicino quello che distingue ormai da tempo mPesa, uno dei servizi più famosi e sfruttati in Africa. In effetti, l’obiettivo di Akoin consiste proprio nel proporre soluzioni per pagamenti digitali, rivolti in particolare ai tanti africani i quali non hanno ancora avuto la possibilità di aprire un conto bancario.
Akon City
Va anche specificato che Akoin, basata sulla blockchain di Stellar Lumens, è solo una parte del progetto del celebre rapper. La criptovaluta, infatti, dovrebbe essere utilizzata nella vita di una città creata all’uopo, Akon City. La quale dovrebbe sorgere su un’area di circa 800 ettari donata dal presidente del Senegal.
Proprio la nuova città preconizzata da Akon, però, ha spinto alcuni osservatori ad ironizzare sul progetto. Tanto da spingerli ad accusare l’artista di megalomania. Accuse che, però, sembrano non tenere conto di quanto da lui fatto in precedenza.
Il progetto Lighting Africa
Akon, infatti, ha già avuto modo di farsi notare per un precedente progetto, teso a sfruttare queste tecnologie al fine di portare energia solare in alcune zone africane. Un progetto di largo respiro denominato Lighting Africa, il quale ha attratto capitali cinesi e spinto l’ONU a conferirgli un importante riconoscimento. Proprio quanto messo in piedi con questo piano dovrebbe perlomeno indurre alla prudenza coloro che stanno ironizzando su Akon City.
Un criptofan di lunga data
Akon è noto già da tempo per la sua adesione alle criptovalute. Una adesione da lui spiegata nel corso di una intervista concessa a Bloomberg, in cui ha rivelato come già nel 2014 il rapper avesse deciso di investire in Bitcoin.
Nel corso della stessa intervista, ha anche cercato di fugare le ipotesi che lo vorrebbero in realtà intenzionato a speculare su un settore in grande avanzata. In particolare ha consigliato agli investitori di utilizzare il massimo della prudenza. Ovvero di muoversi non sulla base del facile impulso di un momento, ma seguendo un filo logico. Cercando quindi di capire meglio cosa siano le criptovalute e di distinguere i progetti seri da quelli creati con semplici fini speculativi. Proprio per questo motivo, Akoin sta comunque destando notevole interesse.