Anche Bitcoin Cash va verso il suo halving
Si tratta dell’halving di Bitcoin Cash, la moneta virtuale nata dal fork intercorso in seno alla comunità di BTC nel corso del 2017. La data indicata da molti è il 7 aprile e anche in questo caso c’è una attesa in cui vanno a mischiarsi grandi speranze e non pochi timori.
L’halving di Bitcoin Cash
Considerato che Bitcoin Cash ha condiviso la storia della più illustre croptovaluta sino al momento del fork, anche in questo caso all’halving corrisponderà un dimezzamento delle ricompense spettanti ai miners per ogni blocco risolto. Che da 12,5 caleranno a 6,25 token ogni 10 minuti, per il periodo che ci separa dal 2024 (l’halving avviene ogni 4 anni).
La domanda che si fanno in molti, anche in questo caso è la seguente: cosa potrebbe accadere al prezzo di BCH dopo l’evento? Una domanda cui non è semplicissimo, al momento, dare una risposta.
Le possibili conseguenze dell’halving di BCH
Secondo molti sostenitori, l’halving di Bitcoin Cash avrà in pratica lo stesso comportamento di quello che interesserà BTC, per il quale praticamente tutti gli analisti puntano ad un notevole rialzo, anche se sul medio periodo, ovvero nell’arco di qualche mese. Questo è del resto quanto accaduto nelle precedenti occasioni in cui le ricompense si sono dimezzate.
Non sono però pochi coloro che invece temono possano verificarsi problemi di sicurezza. I quali potrebbero riflettersi sulla quotazione di Bitcoin Cash, anche se non a brevissimo termine.
Va poi ricordata la posizione assunta da Roger Ver al proposito. E’ stato proprio lui ad affermare, infatti, di non attendersi nulla di particolare da questo halving. Una posizione derivante proprio dalla sua precedente esperienza con i due che hanno già interessato Bitcoin.
I possibili pericoli per Bitcoin Cash
In realtà, però, qualcosa potrebbe avvenire, smentendo le affermazioni di Roger Ver. Sino ad ora, infatti, BCH è stato sostenuto dai minatori non solo per le sue caratteristiche in termini di funzionalità e sicurezza, ma soprattutto in quanto desta interesse in termini di ritorno economico. Calando questa convenienza, una parte dei miners potrebbe optare per BTC, il cui halving avverrà a maggio.
Se al momento non si sono mai verificati attacchi, la ragione consiste nel fatto che sia Bitcoin Cash che Bitcoin Satoshi Vision sono considerati una difesa contro il modello di scaling prefigurato dagli sviluppatori di BTC. Con il prossimo halving resta da vedere se l’orientamento rimarrà lo stesso.
Ove ciò non fosse un attacco del 51% diverrebbe molto più facile e potrebbe far saltare il concetto di rete decentralizzata, con tutto quello che ne conseguirebbe. A partire dalla possibilità di dare vita alla pratica del double spending, ovvero l’impiego dello stesso token per più transazioni. Una pratica la quale avrebbe il quasi certo effetto di segnare la fine dell’esperienza BCH, andandone ad erodedere la credibilità.