Bitcoin, El Salvador lo dichiara moneta a corso legale
Il provvedimento è stato sponsorizzato dal presidente Bukele
L’Assemblea Legislativa di El Salvador ha approvato una legge che dichiara il Bitcoin alla stregua di moneta a corso legale. La Bitcoin Law, questo il nome dato al provvedimento presentato dal Presidente Nayib Bukele, ha riscosso 62 voti e rende di conseguenza obbligatoria l’accettazione di BTC lungo tutto il territorio nazionale. Con la sola eccezione rappresentata da aree remote o persone le quali non hanno accesso ai mezzi necessari al fine di effettuare transazioni elettroniche. Una legge la quale fa del Paese un vero e proprio centro di attrazione per il settore. Soprattutto per le aziende attualmente operanti negli Stati Uniti, ma non solo.
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Bitcoin Law: cosa afferma la nuova legge
Oltre alla dichiarazione del Bitcoin come moneta a corso legale, con l’obbligo di accettazione su tutto il territorio nazionale, la Bitcoin Law mette il token creato da Satoshi Nakamoto alla pari con il dollaro statunitense in qualità di valuta di uso gratuito. I prezzi dovranno quindi essere espressi anche in BTC, oltre che in dollari.
E, ancora, stabilisce che il tasso di cambio dovrà oscillare sulla base di quanto stabilito dal libero mercato. Inoltre è stata messa in cantiere la creazione di un fondo speciale nella Banca di Sviluppo di El Salvador teso a garantire lo scambio immediato tra le due valute.
Il trading sul Bitcoin sarà esente da imposte
Altra parte molto importante della Bitcoin Law è poi quella relativa alle operazioni finanziarie che vedano l’impiego di Bitcoin, tra cui il trading. Le quali saranno completamente sgravate da imposte.
Una mossa gravida di conseguenze, come del resto dimostrato dalla reazione di Justin Sun. Il fondatore di Tron, infatti, ha dichiarato espressamente la sua intenzione di aprire una sede aziendale all’interno di El Salvador. E potrebbe essere solo il primo di una vera e propria fila di personaggi legati agli asset crittografici.
Una previsione del resto abbastanza facile, alla luce della sempre più diffusa ostilità di alcuni Paesi verso il denaro digitale. A partire dagli Stati Uniti, ove proprio da poche ore ha cessato di vivere Coinseed. La piattaforma di investimento in criptovalute era infatti stata citata in giudizio da Letitia James, General Attorney di New York. L’accusa, aver frodato i clienti per un milione di dollari, è stata confermata in giudizio obbligando l’azienda alla chiusura. Non senza uno sberleffo finale, sotto forma di un token denominato “FuckLetitiaJames”.
El Salvador offrirà residenza immediata agli imprenditori crypto
Altra mossa la quale dimostra le intenzioni di Bukele, apparso di recente alla Bitcoin Conference 2021 tenuta a Miami, è quella relativa all’offerta immediata della residenza agli imprenditori del settore crittografico i quali intendano portare la loro attività nel Paese. Un intento che si tradurrebbe nella compressione delle procedure burocratiche per chiunque intenda impiantare una startup lungo il territorio nazionale.
Occorre sottolineare come quelle del presidente salvadoregno non appaiano come semplici parole al vento. Il partito politico da lui guidato, la Grande Alleanza per l’Unità Nazionale, ha infatti ottenuto un risultato larghissimo nelle recenti elezioni che hanno rinnovato la composizione del Parlamento. Nel quale ora Bukele controlla circa il 70%, con ampio margine di manovra. Del quale potrebbe approfittare proprio per portare avanti una politica favorevole all’innovazione finanziaria. Tale da farne di conseguenza un vero e proprio punto di riferimento per le aziende dello spazio crittografico in fuga dagli Stati Uniti.