Cardano ha iniziato il rilascio del codice di Shelley
Ha finalmente avuto inizio il tanto atteso aggiornamento della rete di Cardano, ovvero il passaggio dalla blockchain Byron a Shelley. Non è una semplice questione di nomi, anzi. Se infatti sinora Byron ha dato vita ad un sistema statico connotato da un principio federativo, con Shelley si entra in un ambito completamente diverso, in cui il principio della decentralizzazione diventa finalmente la regola.
Criptovalute news
La grande attesa per Shelley
L’attesa per Cardano 2.0 è molto forte, come dimostrano le reazioni seguite al rilascio del codice di Shelley. E’ stato Juan Villaverde, al quale è stato affidato il compito di guidare il team di analisti di Weiss Ratings, ad affermare che proprio Shelley si assumerà il compito di dimostrare finalmente se la tecnologia di Cardano ha le carte in regola per trasformarsi in un asset crittografico globale effettivamente decentralizzato e scalabile.
Intanto, però, la fiducia sull’esito dell’esperimento ha continuato a crescere, facendo lievitare il prezzo del token di oltre il 50% da quando Charles Hoskinson ha annunciato l’inizio ufficiale delle operazioni e la roadmap che dovrebbe condurle all’esito sperato.
Anche Cardano adotta il Proof of Stake
Anche Cardano ha optato per l’algoritmo di consenso Proof of Stake. Una scelta che negli ultimi tempi è stata adottata anche da Ethereum e da Tezos.
Il motivo di questa scelta è da ricercare nel fatto che in tal modo è effettivamente possibile conseguire quella decentralizzazione la quale, pur essendo nei piani sin dagli esordi del progetto, non era stata effettivamente conseguita a causa della presenza dell’amministratore imposta dal Proof of Work inizialmente configurato.
Quali sono i vantaggi di Shelley?
Tra i tanti vantaggi assicurati dall’adozione di Shelley, vanno ricordati soprattutto quelli in termini di sicurezza e risparmio energetico.
Per quanto riguarda il primo aspetto, il nuovo sistema assicura il mantenimento della blockchain nativa, senza che possa essere ritoccata la cronologia o che sia possibile procedere alla riscrittura dei blocchi precedenti.
Per quanto riguarda il risparmio energetico, un tema sempre più dirimente anche nel settore delle criptovalute, con l’adozione del Proof of Work sarà ridotta al minimo l’impronta di carbonio del sistema, con una maggiore sostenibilità di Cardano nel lungo termine.
L’autorevole sigillo di David Waslen
Per capire meglio l’importanza di Shelley, però, è necessario ricorrere alle impegnative parole di David Waslen, il fondatore e CEO di Hedge Trade. Secondo il quale grazie al lavoro dispiegato dal 2017, che sino a qualche tempo fa era oggetto di facile ironia in alcuni ambienti, Cardano si appresta ad assumere la stessa importanza che ha avuto javascript nel settore della programmazione.
Cardano sfida Ethereum?
Considerati i lavori che stanno interessando anche Ethereum, si va quindi configurando una battaglia dall’esito tutt’altro che scontato tra i due progetti. La quale potrebbe rivelarsi vantaggiosa per l’intero ambiente delle criptovalute, con lo spostamento dell’interesse dell’opinione pubblica sui progetti concorrenti al Bitcoin.
Uno spostamento che potrebbe in effetti beneficiare l’immagine del settore, facendo capire meglio come le monete virtuali non sono solo uno strumento di speculazione, ma possono bensì fornire una serie di risposte apprezzabili ad alcune esigenze della vita reale. Un aspetto il quale tende ad essere troppo spesso occultato dalla curiosità dell’opinione pubblica per le vicende di BTC.