Cardano sarà aggiunto al corso sulla blockchain dell’Università di Zurigo
Ancora un colpo d'immagine per il progetto
Cardano sarà aggiunto al corso sulla blockchain dell’Università di Zurigo. E’ stato lo stesso ateneo elvetico ad annunciarlo, puntualizzando che l’insegnamento in questione sarà offerto agli studenti dell’UZH Blockchain Center. Il corso è stato congegnato con l’intento di informare gli studenti su diversi aspetti della tecnologia blockchain. Non soltanto quelli di carattere tecnico, ma anche la teoria del design critico, l’economia e gli incentivi su cui si fondano i sistemi in questione, e la loro interazione con le infrastrutture esistonti nel mondo reale.
“Deep Dive into Blockchain 2021”: un riconoscimento notevole per Cardano
“Deep Dive into Blockchain 2021”, questo il nome del corso proposto dall’Università di Zurigo, costituisce un notevole riconoscimento per Cardano, in un momento molto particolare per il progetto di Charles Hoskinson.
La criptovaluta dei professori, come è indicata ADA da più parti per l’apporto dato da molti accademici al suo sviluppo, sta infatti dando vita ad una notevole serie di mutamenti. I quali si propongono in particolare di rendere sempre più performante la sua blockchain in ottica DeFi.
Molti progetti legati alla finanza decentralizzata, infatti, sono in questo momento alla ricerca di soluzioni più veloci e, soprattutto, meno costose di Ethereum, ovvero la rete su cui in questo momento stanno girando. E Cardano sembra in grado di intercettare questo trend, tanto da proporsi alla stregua di un vero e proprio Ethereum Killer. Ovvero del progetto che potrebbe sconfiggere definitivamente il progetto di Vitalik Buterin, mettendolo fuori gioco. Una nomea al momento condivisa con Polkadot.
L’attacco di David Hoffman a Cardano
Proprio negli ultimi giorni, Cardano è stato vittima di un notevole attacco da parte di David Hoffman, il co-fondatore di Bankless. Il quale nel corso di una conversazione con Scott Melker non ha esitato ad indicare il progetto alla stregua di una truffa.
Un giudizio parso sin troppo aspro, il quale ha naturalmente comportato una replica da parte di Charles Hoskinson. Il CEO di IOHK, infatti, ha avuto buon gioco nel ricordare al giornalista che un conto è avere un giudizio non positivo sul token e ben altro è indicarlo come una cosa che va apertamente contro la legge. Una replica la quale potrebbe essere soltanto il primo passo, considerato come ormai sia una prassi comune risolvere i litigi interni allo spazio crittografico in tribunale. Come potrebbe accadere in effetti anche in questa occasione.
Intanto proseguono i contatti tra atenei e blockchain
Mentre infuria la polemica su Cardano, va comunque sottolineato come per il progetto l’annuncio dell’università svizzera costituisca un colpo notevole in termini di immagine. Confermando l’attenzione del mondo accademico nei confronti di una criptovaluta che continua a godere di ottima salute e la quale sembra destinata a rendere ancora più solide le proprie basi nell’immediato futuro, proprio grazie al continuo lavoro di adattamento da parte dei suoi sviluppatori.
Il corso dell’ateneo di Zurigo, dal canto suo, si va ad inscrivere in una tendenza sempre più accentuata. Quella che vede sempre più le università interessate alla proposta di corsi di studio sulla blockchain, vista evidentemente come una tecnologia ormai affermata e di cui è impossibile non tener conto. Oltre a Zurigo, infatti, in precedenza altre istituzioni prestigiose avevano proceduto in tal senso. A partire dal Massachusetts Institute of Technology (MIT), dall’università di Harvard e dalla Cornell University. Una tendenza destinata ad accentuarsi nell’immediato futuro.