Dogecoin: AMC lo accetterà per i pagamenti online?
La catena di sale statunitense aveva già incluso il Bitcoin e altri token
Ultimamente l’attenzione mediatica su Dogecoin si è allentata notevolmente, trasferendosi in gran parte sui tanti progetti che si propongono di sbranare il celebre meme coin. Tanto da spingere più di un osservatore a vaticinare un precoce declino per l’iconico token sponsorizzato da Elon Musk.
Una previsione la quale, però, potrebbe presto rivelarsi estremamente azzardata, soprattutto alla luce di una notizia forse poco pubblicizzata nei giorni passati.
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AMC accetterà Dogecoin per i pagamenti online?
AMC Entertaintment, la catena che detiene un gran numero di sale cinematografiche negli Stati Uniti, potrebbe presto accludere DOGE ai suoi pagamenti online.
A lanciare l’idea è stato il CEO della compagnia, Adam Aron, in un tweet in cui ha invitato i suoi followers ad esprimere la loro idea in proposito, all’interno di un vero e proprio sondaggio. Il quale non solo ha visto la netta prevalenza dei favorevoli, ma ha anche riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il celebre meme coin. Che era entrato in una zona d’ombra nelle ultime settimane, anche a causa di un momento poco favorevole per i mercati. Tanto da vedere la sua quotazione attestarsi poco sopra i venti centesimi di dollaro.
AMC sembra ormai orientata a sfruttare le criptovalute
AMC Entertainment non è nuova a colpi di teatro di questo genere. Aveva infatti già annunciato la sua intenzione di permettere i pagamenti dei biglietti online in BTC e altre criptovalute, come Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash.
Occorre naturalmente ricordare che in termini assoluti questa opportunità aggiuntiva non va certo a spostare grandi volumi. In compenso, però, fa parlare dell’azienda a livello mediatico, promuovendo in tal modo una campagna pubblicitaria a costo zero. Della quale vanno però a giovarsi anche i token menzionati. Tra cui appunto Dogecoin, di cui si può tornare a parlare in termini positivi, dopo un periodo non proprio felice.
Dogecoin e l’ultimo aggiornamento
Di DOGE si era peraltro già tornato a parlare all’inizio del mese. Quando Elon Musk aveva posto l’attenzione sull’ultimo aggiornamento del progetto attuato dal suo gruppo di sviluppo. Per effetto del quale le transazioni in cui viene scambiato il token verranno a costare molto meno.
Proprio il CEO di Tesla, nel suo tweet, non aveva mancato di giudicare positivamente questo aggiornamento, il quale comunque non aveva avuto un grande impatto sulla quotazione di Dogecoin.
Il problema rappresentato dai grandi investitori
Quando si parla di DOGE, viene spesso menzionata la sua estremamente vasta comunità di sostenitori. I quali sembrano disposti a seguire in maniera acritica e fideistica il progetto. Nella realtà, però, le tante persone che ne fanno parte hanno una incidenza molto modesta sulla quotazione del meme coin.
Un controsenso dovuto ad un semplice fatto: a detenere la grande maggioranza dei gettoni già emessi è una piccola minoranza, formata da 535 soggetti. Che in base ad alcuni rapporti deterrebbero attualmente 106 miliardi di token. Ovvero l’82% dell’intera fornitura disponibile nel momento in cui tali studi sono stati resi noti.
Qualcosa sta mutando
Anche in ordine a questo aspetto, però, sembra che qualcosa stia effettivamente mutando. Nel corso degli ultimi sei mesi, infatti, al novero degli investitori esistenti se ne sono aggiunti molti altri. I quali dovrebbero detenere attualmente il 25% dell’intera fornitura. Un interesse che secondo un report di Chainalysis non si vedeva dal 2017.
Proprio il rinnovato interesse dei piccoli investitori potrebbe quindi consentire a Dogecoin di riprendere un cammino verso l’alto che si era fermato nei mesi passati. Soprattutto se Elon Musk tornerà a pomparne il prezzo.