Elon Musk, la sua partecipazione al SNL finisce con una svendita massiccia di Dogecoin
Il tutto mentre Robinhood collassava di nuovo
C’era grande attesa per la partecipazione di Elon Musk al Saturday Night Live. In particolare chi possiede Dogecoin pregustava una crescita del suo prezzo come accade tutte le volte che il CEO di Tesla twitta o rilascia dichiarazioni sul meme coin. Stavolta, però, è successo esattamente il contrario. Nonostante la ripetuta evocazione della creazione di Billy Markus e Jackson Palmer, la quotazione di DOGE è calata in maniera nettissima. Ma cosa è successo esattamente?
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Il crollo di Dogecoin
Prima che iniziasse la puntata settimanale di Saturday Night Live, il prezzo di Dogecoin si attestava a 0,66 dollari, ovvero in prossimità dei massimi storici. Dopo l’evento, il prezzo è crollato in continuazione, tanto da arrivare intorno a 0,49 dollari. Una vera e propria frana, derivante con ogni probabilità dalla decisione di molti trader di passare all’incasso.
Il tutto mentre l’app di trading mobile Robinhood collassava ancora una volta, risultando la seconda vittima illustre di una serata a dir poco sorprendente. Destinata a lasciare forti interrogativi sul tappeto, almeno nei prossimi giorni.
I nuovi problemi di Robinhood
Robinhood non è nuovo a problemi di questo genere. I quali si erano manifestati in maniera clamorosa nel corso dell’ormai celebre pump and dump dei redditors di WallStreetBets sul titolo di Gamestop all’inizio dell’anno.
Anche stavolta dall’interno dell’azienda sono stati evocati carichi senza precedenti in termini di domanda, i quali avrebbero fatto collassare il sistema impedendo agli utenti di comprare o vendere i propri token. Una precisazione arrivata però dopo la puntata di SNL e, soprattutto, dopo che fonti aziendali avevano assicurato che era tutto sotto controllo.
Un altro scivolone in termini di immagine destinato a risaltare ancora di più in un momento in cui l’app è sotto il tiro incrociato di Warren Buffett e altri. L’oracolo di Omaha, in particolare, nei giorni passati l’aveva attaccata durante la riunione annuale di Berkshire Hathaway, il fondo di investimento da lui fondato e presieduto.
Dogecoin: cosa potrebbe accadere ora?
Se Robinhood piange, Dogecoin a sua volta non ride. Quello che sta accadendo in queste ore conferma infatti l’allarme lanciato da più parti. Relativo all’eccessiva volatilità di un progetto che al momento vanta un appeal solo ed esclusivamente in termini di speculazione.
Ovvero proprio l’aspetto che il mondo politico e la finanza tradizionale mettono sotto accusa da tempo. Considerato il bagno di sangue delle ultime ore, è probabile che in molti abbiano iniziato a capire come per investire su un token così instabile sia necessario un minimo di buonsenso e, soprattutto, una tenuta nervosa a prova di bomba.
Il tocco magico di Elon Musk stavolta non ha funzionato
Dalla vicenda di Saturday Night Live, però, esce leggermente ammaccata anche la reputazione di influencer di Elon Musk. Il miliardario di origini sudafricane non ha lesinato sforzi nel corso dello spettacolo a favore del suo token preferito. Sforzi i quali, però, non hanno sortito alcun effetto, a differenza delle altre volte.
Resta naturalmente da capire cosa sia realmente accaduto per condurre ad un epilogo così imprevisto. Ma per la prima volta la funzione di traino esercitata dal fondatore di Tesla è venuta meno. Resta da capire se sia la classica eccezione che conferma la regola o se anche per lui sia iniziato il momento di valutare meglio le proprie azioni, per cercare di non incoraggiare comportamenti impropri da parte degli investitori.