Ethereum Classic avanza del 15% in poche ore
Quali i motivi di questa crescita?
Nel corso delle ultime 24 ore, il mercato delle criptovalute è nuovamente andato a picco. Non solo Bitcoin ed Ethereum, i quali hanno anzi limitato le perdite intorno al punto e mezzo percentuale, ma anche moltissimi altri token più o meno noti hanno collezionato perdite spesso rilevanti. A partire da Dogecoin (-4,20%), Bitcoin Cash (-5,37%), Solana (-4,91%) e Theta (-8,17%).
In questo panorama deprimente, si è ancora una volta fatto notare Ethereum Classic, che ormai è protagonista di notevoli exploit dall’inizio dell’anno. Basti pensare che se all’inizio di aprile il suo prezzo si attestava a 17 dollari, con un rialzo già superiore al 200% rispetto al 2020, oggi ha invece raggiunto quota 58,70. Con una crescita superiore al 15% nel corso delle ultime 24 ore, che promette di proseguire.
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Quali sono i fattori che stanno spingendo la quotazione di Ethereum Classic?
Di fronte ad una corsa simile, analisti e investitori hanno naturalmente iniziato a chiedersi quali siano i fattori che stanno spingendo ETC. Uno ormai noto è il gradimento da parte degli investitori istituzionali, a partire da Grayscale Investment, che alla fine di marzo aveva aggiunto quasi 161.612 Ethereum Classic al suo portafogli di investimento. Barry Silbert, fondatore e amministratore delegato di DCG, di cui Grayscale è parte, è del resto un noto sostenitore di ETC, non facendosi scrupoli a mostrare tutto il suo entusiasmo per il progetto anche nelle occasioni pubbliche.
L’altro aspetto che sembra in grado di aiutare la scalata di Ethereum Classic è poi la politica monetaria adottata. Che prevede solo 210 milioni di token, a differenza di Ethereum, la cui offerta può essere modificata dal team di sviluppo del progetto. Dando quindi un punto di riferimento agli investitori, il quale manca invece nel caso della creazione di Vitalik Buterin.
Ethereum Classic: troppi alti e bassi?
La nuova fase di crescita di ETC ha naturalmente spinto all’entusiasmo i suoi sostenitori. Va però ricordato che all’inizio di maggio, il suo prezzo aveva addirittura raggiunto i 157.30 dollari, con una capitalizzazione di mercato pari a 17,88 miliardi di dollari. Mentre oggi naviga sotto i sette, nonostante il nuovo rialzo delle ultime ore. Naturalmente la grande differenza in questione è una conseguenza del prolungato periodo critico del mercato, che ha affondato tutti gli asset crittografici, senza risparmiare nessuno. Resta però l’evidenza di una serie di alti e bassi i quali dovrebbero spingere alla prudenza chi intende investire in ETC. Anche alla luce dei problemi che sono emersi nel corso degli ultimi mesi, da un punto di vista tecnico.
Gli attacchi 51% a Ethereum Classic
Ethereum Classic sin dal 2016 è stato oggetto di attacchi 51%. Ovvero le scorrerie da parte di hacker tese a prendere il possesso della rete, con finalità chiaramente truffaldine. Ad esempio per dare vita alla cosiddetta doppia spesa, ovvero l’utilizzazione dello stesso denaro digitale per due transazioni distinte. Attacchi i quali destano grande timore nello spazio crypto.
Una situazione che si è ripetuta già due volte, l’ultima nell’agosto del 2020, mettendo in grande difficoltà il progetto. Tanto da richiedere l’aiuto di Vitalik Buterin, il quale ha attivato all’uopo il MESS, un sistema il quale spinge i nodi a preferire i segmenti della catena che vedono per primi rispetto a quelli successivi. E che, soprattutto, comporta una spesa 31 volte superiore a quella in uso per poter affittare l’hash power necessario per l’attacco. Basterà per evitare episodi simili nel futuro?