Gli investitori di Bitcoin diventano avidi per la prima volta da marzo 2022
Una recente statistica ha mostrato come gli investitori nel mercato del Bitcoin siano diventati “avidi” per la prima volta dal marzo 2022, dopo quello che è stato il periodo di “paura” più lungo di sempre.
L’indice della paura e dell’avidità è un indicatore che ci parla del sentimento generale degli investitori nel mercato dei Bitcoin (e delle criptovalute in generale). Per rappresentare questo sentiment, la metrica utilizza una scala numerica che va da 0 a 100. Tutti i valori inferiori a 50 implicano un sentimento di paura, valori superiori a 50 invece decretano un sentimento di maggiore avidità nei confronti della criptovaluta. Sebbene in teoria questo punto di demarcazione possa sembrare netto, è meglio rammentare come sia il range compreso tra i valori di 46 e 54 ad essere considerato come appartenente a un sentimento “neutrale”. I veri breakout verso la paura o l’avidità avvengono solo quando la metrica attraversa al di sotto o al di sopra di questa regione di transizione.
Ciò detto, esistono anche altri due valori che gli analisti ritengono molto importanti nella fase di osservazione di questo fenomeno: l’estrema avidità e l’estrema paura. Il primo si verifica al di sopra di un valore di 75, mentre il secondo si verifica al di sotto di un valore di 25. Il significato di questi sentimenti estremi è che storicamente i top e i bottom tendono a formarsi quando gli investitori hanno mantenuto questo approccio, divenendo pertanto più significativi agli occhi del mercato.
Ebbene, proprio per questo motivo alcuni trader ritengono che i periodi di estrema paura offrano opportunità di acquisto ideali (poiché qui si sono verificati i bottom), mentre i periodi di estrema avidità potrebbero essere le migliori finestre di vendita (poiché qui si verificano i top). Peraltro, anche questo non è certo una sorpresa: una strategia di trading chiamata “contrarian investing” si basa su un’idea simile, e lo stesso Warren Buffet un giorno disse che gli investitori dovrebbero “essere timorosi quando gli altri sono avidi, e avidi quando gli altri sono timorosi”.
Chiarito ciò, al momento della redazione di questo articolo l’indice di paura e avidità del Bitcoin ha un valore di 55, suggerendo così che il mercato è entrato correttamente nella zona dell’avidità. Prima di questo ingresso, il settore era rimasto ininterrottamente nella zona della paura dal marzo 2022, circa dieci mesi fa.
Ora, dalla serie storica del dato si può dunque notare come l’indicatore abbia trascorso quasi tutto il 2022 non solo nella zona della paura, ma addirittura nella regione della “paura estrema”. In questo periodo c’è stato solo un vero e proprio picco verso l’avidità, ovvero il già citato caso del marzo 2022, con un’impennata che era durata un solo giorno prima che il mercato tornasse a temere.
Queste strisce continue di paura ed estrema paura durante lo scorso anno sono state le più lunghe nella storia dell’indicatore. Il ritorno dell’avidità sul mercato del Bitcoin dopo tutto questo tempo potrebbe significare che gli investitori sono pronti ad abbracciare nuovamente un’azione rialzista, conferendo così un segnale positivo per l’attuale rally.