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Il Grammy 2020 strumento per la criminalità informatica

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Per gli appassionati di musica, i Grammy Awards sono ormai da tempo un appuntamento irrinunciabile. Come è accaduto del resto per l’edizione del 2020, che ha visto il dominio di Billie Eilish, affermatasi nelle categorie più ambite: Album Of The Year, Best New Artist, Song e Record Of The Year con Bad Guy, Best Pop-Vocal Album. Mentre il fratello Finneas ha conquistato la statuetta per Producer Of The Year, Non-Classical.
L’evento si è svolto il 27 gennaio e ancora oggi produce notevole interesse. Un interesse che è stato sfruttato dai criminali informatici, secondo la famosa azienda di cybersecurity Kaspersky Lab. Andiamo a vedere come.

L’analisi di Kaspersky Lab

Secondo Kaspersky Lab ammonterebbe addirittura a 30.982 il numero dei file dannosi che sono stati sfruttati dagli hacker e collegati ai nomi degli artisti candidati ai Grammy 2020 per diffondere software malevoli. In particolare sarebbero state sfruttate le tracce musicali scaricate dagli internauti, per attaccare i loro dispositivi.
Proprio Bille Eilish si sarebbe tramutata, con la sua popolarità, in un vero e proprio cavallo di Troia per i pirati informatici. Secondo l’analisi di Kaspersky Lab, il numero degli utenti che ha scaricato file malevoli legati al suo nome sono cresciuti di quasi dieci volte rispetto al 2018, da 254 a 2.171, mentre il numero di file malevoli unici distribuiti è passato da 221 a 1.556.
Oltre a lei sono stati sfruttati i nomi di Ariana Grande, Taylor Swift e Post Malone per camuffare i file dannosi. Oltre la metà (55%) dei file malevoli rilevati sfruttavano infatti la loro grande notorietà, confidando nell’ingenuità degli utenti.

Come evitare le trappole

Come al solito, gli hacker hanno potuto trarre vantaggio dall’imprudenza degli utenti, una caratteristica che sembra permanere nonostante i tanti allarmi lanciati al proposito da Kaspersky e dalle altre aziende che si battono contro la criminalità informatica.
Per quanto attiene proprio al settore dell’intrattenimento musicale, queste agenzie consigliano in particolare:

  1. di rivolgersi a servizi di streaming affidabili. Una categoria in cui non possono mancare Apple Music, Spotify Premium e Amazon Music;
  2. di utilizzare siti rinomati che consentano di ascoltare musica gratuitamente e di scaricare le canzoni in modo del tutto legale e non rischioso;
  3. di evitare i link sospetti che promettono di offrire i contenuti musicali esclusivi;
  4. di controllare gli account social ufficiali degli artisti o informarsi su blog di musica affidabili come Pitchfork al fine di accertarsi che un contenuto esista realmente;
  5. di verificare l’estensione del file scaricato, precauzione che deve essere presa anche nel caso in cui un download audio o video sia da ricondurre ad una fonte considerata sicura e legittima. In particolare il file deve presentare estensioni come mp3, .avi o .mp4, e non deve essere in formato .exe o .lnk.

Non dare mai nulla per scontato

Proprio la lista di suggerimenti dati da Kaspersky Lab in relazione alla musica, fa capire come sia necessario non dare mai nulla per scontato e, quindi di procedere con i piedi di piombo, quando si è online. I criminali informatici, infatti, contano proprio sull’imprudenza degli utenti per poter condurre a termine i propri attacchi e infettare i loro terminali.
Ne consegue che occorre essere prudenti sia nella navigazione, evitando i siti non verificati, che nell’utilizzo di uno strumento come la posta elettronica. Inoltre occorre informarsi sulle minacce che si profilano, considerato come gli hacker affinino costantemente i loro strumenti.

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Dario Marchetti

Sono laureato in Lettere e Filosofia alla Sapienza di Roma, con una tesi sul confine orientale d'Italia alla fine della Prima Guerra Mondiale. Ho collaborato con svariati siti su molte tematiche e guidato il gruppo di lavoro che ha pubblicato il CD-Rom ufficiale della S.S. Lazio "Storia di un amore" e "Storia fotografica della Magica Roma".

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