Jaylen Clark, ora anche l’NCAA guarda agli NFT
La guardia dei Bruins ha lanciato JROCK
Il rapporto tra sport e criptovalute rappresenta ormai un vero e proprio fenomeno, in evidente crescita. Cui si rivolgono sempre di più gli atleti e le squadre alla ricerca di fonti di guadagno aggiuntive, tanto più preziose in un momento come l’attuale, in cui il Covid continua ad aleggiare in maniera sinistra sulle loro attività.
In questo ambito, una delle discipline che si sta meglio adeguando alla nuova tendenza è il basket. In particolare è il dorato mondo della National Basketball Association (NBA) a guardare con crescente interesse agli NFT (Non Funglible Token). Ma non soltanto.
Dopo l’NBA ora anche la NCAA si apre agli asset digitali
Se il rapporto tra asset digitali e NBA è al momento estremamente proficuo, ora anche il basket universitario sembra deciso a percorrere la stessa strada. A iniziare il cammino, infatti, è proprio in queste ore Jaylen Clark, uno dei tanti talenti in erba della NCAA (National Collegiate Athletic Association), ovvero l’ente chiamato a sovrintendere le attività sportive degli atleti di 1268 college e università di Stati Uniti e Canada.
La guardia di UCLA (University of California Los Angeles), in attesa di potersi mettere in maggiore evidenza nel basket universitario, ha comunque deciso di far risaltare la sua presenza. E per farlo ha scelto di lanciare una sua criptovaluta, JROCK. E’ stato proprio lui a darne l’annuncio ai 60mila follower di Instagram, riprendendo un articolo di ESPN che è stato pubblicato nella giornata di giovedì.
La nuova politica della NCAA
La decisione di Jaylen Clark può essere considerata la logica conseguenza della nuova politica varata dalla NCAA, con il programma NIL. Grazie al quale gli atleti universitari dell’associazione sono legittimati a concludere affari finanziari tesi alla capitalizzazione del loro nome e della propria immagine.
Una direttiva la quale ha però suscitato qualche perplessità in quanto secondo i critici potrebbe favorire l’abbandono degli studi da parte degli atleti di college, proprio per inseguire la ricchezza. Una tendenza che è del resto già in atto da tempo nel basket. Ove molti decidono di rendersi eleggibili al Draft NBA prima del tempo.
JROCK: i dettagli sulla nuova criptovaluta
Clark ha scelto la piattaforma di tokenizzazione Rally per creare la sua criptovaluta. Una scelta dovuta in particolare al fatto che si tratta di una piattaforma senza codice, la quale consente a chiunque voglia di lanciare i propri social token social. Ovvero criptovalute personalizzate che possono essere acquistate e riscattate dai follower di un influencer, di un artista o di uno sportivo, per poi pagare beni e servizi.
Nel caso di JROCK è possibile avere biglietti in omaggio, acquistare prodotti esclusivi o apparire in uno video che Jaylen Clark posta abitualmente su YouTube.
Il modello è quello di YACHTY?
Secondo molti, il modello che ha ispirato la guardia dei Bruins è YACHTY, il token lanciato dal rapper Lil Yachty attraverso la piattaforma di tokenizzazione svedese Fyooz.
Anche in quel caso, infatti, è possibile avere alcuni privilegi, a partire dalla possibilità di apparire in un video musicale dell’artista o avere un incontro virtuale con lui.
Se Jaylen Clark ha aperto la strada, ora resta da capire se altri giocatori del basket universitario decideranno di seguirla. Anche in considerazione del fatto che diventare l’MVP sui social media è ormai considerato un passo molto importante per ritagliarsi uno spazio adeguato nella vera e propria lotteria rappresentata dal draft annuale.