Justin Sun sotto il tiro incrociato degli ex dipendenti
Il fondatore di Tron risponde su Twitter
Justin Sun è un personaggio abbastanza controverso del mondo crittografico. Molto spesso, nel corso degli ultimi anni, il fondatore di Tron si è venuto a trovare alla ribalta per le iniziative dal chiaro sapore autopromozionale. Come quando ha invitato a pranzo Warren Buffett, l’oracolo di Omaha che è da lui indicato come un mito, al fine di spiegargli la validità degli asset digitali.
Nel corso degli ultimi tempi, però, il suo tocco magico sembra essere svanito, di pari passo con l’appannamento della sua immagine pubblica. Andiamo a vedere cosa è accaduto e i motivi di questo declino.
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I sussidi anti-Covid
Una prima ammaccatura nell’immagine pubblica di Justin Sun è stata apportata dalla notizia trapelata nella fase più acuta della pandemia di Covid-19. Nel corso della quale Tron avrebbe ricevuto sussidi spettanti alle imprese per fronteggiare le difficoltà causate dal lockdown, pari ad almeno due milioni di dollari.
In realtà i soldi in questione sono stati corrisposti a Sun, ma non si mai saputo effettivamente a quale realtà imprenditoriale vadano associati. In quanto proprio a lui vanno ricondotte le quote di maggioranza non solo di Tron, ma anche di altre realtà crittografiche come Poloniex, BitTorrent e Steemit.
L’acquisizione di Steemit
Una nuova caduta di popolarità di Sun è stata poi riscontrata in occasione dell’acquisizione di Steemit, la piattaforma collegata al token Steem. Una acquisizione che è stata interpretata dalla comunità come un attacco al principio di decentralizzazione che è alla base delle criptovalute.
L’opposizione della quale si è ben presto evidenziata con il fork che ha dato vita a Hive, con l’inizio di una vera e propria guerra tra l’imprenditore cinese e i contestatori, mai più rientrata.
Le accuse degli ex dipendenti di Justin Sun
Ai precedenti passi falsi, nel corso delle ultime settimane si sono poi aggiunte le accuse degli ex dipendenti di Tron. Esplicitate all’interno di un articolo di The Verge, dal quale Justin Sun esce con le ossa a pezzi.
Tante le testimonianze negative su di lui, a partire da quella che lo ha presentato alla stregua di un “genio del male”. Un giudizio sostanziato dal fatto che Tron deve il successo della sua rete gratuita alla diffusione di app per il gioco con le quali molte persone avrebbero perso i risparmi accumulati nel corso della vita precedente, ritrovandosi sul lastrico.
I controversi inizi di Justin Sun
L’articolo ha poi ricordato come la fortuna di Justin Sun sia iniziato con Peiwo, un’app diffusa sugli store di Android e Apple prima di essere chiusa dalle autorità del suo Paese in quanto i suoi contenuti pornografici erano contrari ai principi socialisti.
Senza però dissuaderlo dal proporre operazioni analoghe. Come accaduto con BT Live, altra app dal chiaro sapore pornografico, costruita in modo da aggirare le rigide disposizioni cinesi in materia di censura. Per favorire l’operazione, Sun avrebbe poi proceduto all’acquisto di BitTorrent, in quanto la piattaforma di condivisione peer-to-peer è difficile da rintracciare e, quindi, contrastare.
Pronto a tutto
Una serie di operazioni estremamente discutibili le quali sono state etichettate da un altro ex dipendente come la pratica testimonianza del livello di bassezza cui Sun è disposto a giungere per concretizzare i suoi fini.
Accuse che lo hanno costretto a rispondere su Twitter affermando di aver sempre fatto del suo meglio per essere un cittadino globale responsabile per tutta la sua vita. Basterà a spazzare le nubi?