Lionel Messi, una parte del suo stipendio sarà in fan token
La quota in proposito non è ancora stata specificata
Il passaggio di Lionel Messi dal Barcellona al Paris Saint Germain ha letteralmente terremotato il mondo del calcio internazionale. Le cifre dell’operazione sono infatti spaventose e fanno capire nella maniera più plastica come ormai la competizione esista solo a parole, se si fa eccezione per pochi eletti.
Tra i tanti aspetti dell’operazione, però, ce n’è uno che interessa in particolare i sostenitori del denaro digitale. L’accordo tra la Pulce e il club parigino, infatti, prevede la corresponsione di una parte dello stipendio concordato sotto forma di fan token. Ovvero quelli che sono stati immessi in circolazione a seguito della partnership tra PSG e Chiliz relativo alla piattaforma Socios.com, su cui i token del team sono destinati a girare.
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Lionel Messi: quanto percepirà di stipendio?
Quanto percepirà Lionel Messi di stipendio dal Paris Saint Germain? La cifra in questione è praticamente fuori portata per qualsiasi squadra calcistica, in questo momento, se si fa eccezione per il team francese e per il Manchester City. Si parla infatti di un emolumento pari a 41 milioni di dollari all’anno, cui vanno aggiunti i 30 milioni di commissioni per i procuratori del giocatore.
Uno stipendio che appare folle, ma che è comunque notevolmente inferiore a quello assicurato sino all’ultima stagione dal Barcellona, oltre 150 milioni di euro annuali. Un salario che ha in pratica devastato le casse del club catalano, portandolo a quello che in molti indicano come un vero e proprio default. Resta ora da capire se per il Paris Saint Germain un simile pericolo sia dietro l’angolo. Intanto, però, le polemiche sulla bulimia del club transalpino continuano a montare.
Il paradosso dei fan token del PSG
Come abbiamo ricordato, quindi, il PSG è uno dei club che hanno sottoscritto l’accordo con Socios.com, per il lancio di fan token riservati ai tifosi. Coi quali gli stessi possono avere voce in capitolo in alcuni processi decisionali del club.
Anche in questo caso, però, è da notare come ci sia qualcosa di poco chiaro. A sottoscrivere i token, sinora, sono stati poco più di 16mila utenti. Molti di meno rispetto ad esempio a quelli vantati dal Barcellona. La loro capitalizzazione di mercato è però largamente più grande di qualsiasi altra offerta del settore, attestandosi a quota 121 milioni di dollari. Un balzo clamoroso rispetto ai meno di 50 milioni fatti registrare all’inizio del mese di agosto. Il Barcellona ha raggiunto a sua volta quota 82 milioni, mentre la Juventus, che pure vanta una platea maggiore di sottoscrittori, è ferma a 19 milioni.
I dati fanno discutere
Ci sono poi altri dati che stanno facendo discutere non poco gli analisti. Secondo il PSG, ad esempio, nei giorni precedenti il trasferimento di Messi al club, il volume degli scambi ha superato 1,2 miliardi di dollari. Mentre i token del Barcellona hanno dato vita a transazioni per una cifra inferiore ai 22 milioni nell’ultimo giorno, una inezia rispetto ai 297 milioni collezionati dal team parigino. Naturalmente Alexandre Dreyfus, CEO di Socios, ha dato fiato alle trombe, affermando che il PSG sta raccogliendo i frutti di un approccio audace alle criptovalute. Resta da capire come mai questi frutti siano in quantità immensamente superiore a quelli di un club come il Barcellona, che vanta una base di tifosi molto più ampia a livello mondiale. Tanto da spingere qualcuno a pensare che si tratti ancora una volta di doping amministrativo, anche se sotto una nuova forma.