L’offensiva della SEC contro il settore crypto spinge i vecchi nemici ad unirsi
La minaccia contro Coinbase potrebbe spingere ad un'inedita alleanza
La notizia delle minacce di causa legale rivolte dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti a Coinbase sembra destinata a segnare una nuova era nel settore delle criptovalute. Se lo spazio crypto è caratterizzato ormai da anni da evidenti incomprensioni e divisioni, negli ultimi giorni l’attacco della SEC contro l’exchange ha costretto più di un attore ad una profonda riflessione. Sembra infatti abbastanza evidente come l’autorità preposta alla sorveglianza dei mercati finanziari sia entrata nell’ottica di una collisione ispirata da una precisa parte del mondo politico. Quello che già all’inizio dell’anno aveva fatto capire chiaramente le proprie intenzioni.
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La politica si appresta a scendere in campo contro le criptovalute?
Quando Gary Gensler ha preso il timone della SEC, larga parte del mondo criptografico ha applaudito apertamente il suo avvento. Ritenendolo con tutta evidenza un amico del settore.
A cosa era dovuta questa percezione? In particolare al fatto che Gensler aveva in precedenza tenuto un corso sulla blockchain presso il MIT. Sembrava in effetti il preludio ad un rapporto più disteso tra le istituzioni e il mondo dell’innovazione finanziaria.
Purtroppo non sembra proprio che sia così. Anzi, nel corso dei mesi che ci separano dal suo debutto, il numero uno della SEC si è distinto per una serie di atti ostili verso alcune delle aziende più note del settore. Tanto da spingere molti a pensare che si sia piegato agli input provenienti dalla politica.
La politica e le criptovalute
Il rapporto tra la politica a stelle e strisce e le criptovalute sembra in questo momento molto sbilanciato. Con le voci contrarie le quali stanno prendendo chiaramente il sopravvento. Come è ampiamente testimoniato dalle dichiarazioni rese all’inizio dell’anno da Janet Yellen, il nuovo Segretario del Tesoro. La quale aveva ripreso vecchie tesi come quelle relative all’utilizzo degli asset digitali da parte dell’economia criminale. Cui si sono poi aggiunti altri personaggi, a partire da vecchie conoscenze come Maxine Waters, presidente del Comitato per i servizi finanziari della Camera. Ormai da tempo impegnata in una vera e propria battaglia contro la criptovaluta di Facebook.
A fronte dei quali i criptofans possono contare su poche e isolate voci, come quella di Cynthia Lummis, senatrice del Wyoming che da tempo si batte per l’innovazione finanziaria. Sino a questo momento, però, con scarso successo.
I vecchi nemici si uniscono
Di fronte ad un atteggiamento sempre più ostile da parte della SEC, ora alcuni personaggi dello spazio crypto da sempre in contrasto sembrano pronti a lasciarsi alle spalle la vecchia ostilità. A dimostrare la nuova fase è in particolare il forte appoggio espresso da Jesse Powell, CEO di Kraken, a Brian Armstrong, il numero uno di Coinbase. Il quale potrebbe fare da acceleratore nella formazione di un fronte unito cui potrebbero partecipare altre aziende di primo piano.
A partire da Ripple Labs, ormai dall’inizio dell’anno alle prese con la causa legale intentata dalla SEC per la vendita di titoli non autorizzati. Non a caso il suo CEO, Brad Garlinghouse, dopo aver letto le dichiarazioni di Armstrong ha postato un tweet in cui gli dava il benvenuto alla festa predisposta dalla SEC.
E da Uniswap, altra azienda che è finita ormai da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’ente di sorveglianza. Dando modo a Jake Chervinsky, avvocato e noto criptofan, di mettere in risalto le contraddizioni di cui è protagonista la commissione, ormai da tempo.