Ripple intende dare vita ad un Crypto Bridge tra XRP ed Ethereum
Nel corso del recente ETH Denver, Ripple ha ventilato l’ipotesi di dare vita ad un vero e proprio ponte con Ethereum, in modo da rendere compatibili le due criptovalute. In particolare, l’azienda sembrerebbe intenzionata a premiare i programmatori che possono attivarsi in tal senso sull’Interledger Protocol (ILP). Si tratta del protocollo che è stato introdotto da Ripple alla fine del 2015 e progettato con il preciso intento di offrire alle aziende un modo semplice per scambiare valute, sia fiat sia cripto.
Per poter raggiungere questo obiettivo, estremamente ambizioso, il dipartimento investimenti di XRP, Xpring, ha dunque deciso di sponsorizzare Gitcoin Virtual Hackathon nel corso della conferenza di Denver, istituendo una lunga serie di attività correlate per gli sviluppatori.
Gli obiettivi che ispirano il progetto di Ripple
A muovere la società californiana è stata in particolare la previsione di una vera e propria marea sul mercato delle monete virtuali. Un movimento di grande intensità che soffierà sulle vele di tutti i migliori progetti attualmente in campo. Tra cui, appunto, Ripple e Ethereum, di cui si intende promuovere l’interoperabilità, considerata fondamentale per la tecnologia crittografica e la blockchain. Il legame che verrebbe a stabilirsi per questa via sarebbe prezioso soprattutto per Ripple che, pur godendo di una grande liquidità, una delle maggiori in assoluto, non ha uno strato di calcolo in grado di supportare contratti intelligenti complessi per il crescente mercato della finanza decentralizzata (DeFi) su Ethereum.
ETH vanta il 70% del mercato DeFI
Il mercato DeFI è in grande fermento e ha ormai raggiunto un volume pari ad oltre un miliardo di dollari statunitensi, con una crescita che sembra inarrestabile. In questo ambito, Ethereum può vantare una posizione assolutamente dominante, detenendone circa il 70%. Una quota che gli affida un vero e proprio vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza. Tutti i progetti di maggior spessore che nascono all’interno della Decentralized Finance vedono ormai Ethereum in veste di primattore.
Non stupisce, quindi, che Ripple sia intenzionata a stabilire un vero e proprio ponte tra le due valute. Una strategia molto più intelligente di una sfida diretta in cui l’azienda californiana partirebbe da una posizione troppo svantaggiosa.
Xpring e i progetti futuri
Xpring, come abbiamo già ricordato, è il ramo di Ripple incaricato di individuare progetti su cui investire per rendere sempre più forte la presa di XRP sul settore cripto e nell’ambito della blockchain. La ricerca di nuovi casi d’uso non è condotta solo con lo scopo di soddisfare gli investitori, ma anche per mantenere il proprio flusso di cassa. Questo obiettivo è stato più volte ribadito negli ultimi mesi, non solo a parole, ma anche con fatti concreti.
L’interesse per la finanza decentralizzata rientra proprio in questa ricerca. Considerata la serrata espansione del settore, che si propone alla stregua di un sistema finanziario alternativo a quelli tradizionali, il FinTech, altro nome con cui si indicano le attività di Disruptive Innovation (Innovazione Dirompente), non poteva restare fuori dal raggio di azione di Xpring.
Dalla sua istituzione, il dipartimento investimenti dell’azienda ha assegnato XRP per un valore pari ad almeno mezzo miliardo di dollari a società blockchain. In questa ottica ha anche supportato il progetto Flare Network, il quale sta cercando di aggiungere contratti intelligenti alla rete XRP.