Ripple rubati: 1,5 milioni di XRB sottratti con truffe su Youtube
Ripple rubati attraverso sofisticate truffe che sono state effettuate sulla piattaforma di video online YouTube
Come riportato da XRPlorer, una piattaforma che analizza le varie attività fraudolente che si tengono sugli XRP, sarebbero stati rubati Ripple grazie a un’azione criminale con truffe condotte principalmente sui canali Youtube. Da quanto riportato dalla piattaforma con queste truffe, i criminali sono riusciti e rubare oltre 1,5 milioni di Ripple, ricevendo da parte degli utenti che sono caduti nella trappola un feedback sul loro comportamento.
Considerando al momento il costo degli XRP è pari a 0,29 dollari, quindi si tratterebbe di una truffa che ha permesso di rubare una somma pari a 440 mila dollari. Questo però considerando il 55% del totale che è stato cambiato in contanti. Infatti, la restante parte sarebbe stata riciclata su diversi exchange.
Un altro dato emerso dalla ricerca è relativo proprio alla provenienza dei vari fondi degli utenti, secondo l’analisi il 60% dei Ripple parte dalla piattaforma exchange di Coinbase, il 25% dai wallet privati e il resto da diversi exchange come Binance.
Gli scam che affliggono la blockchain di Ripple denotano come questi siano una vera e propria piaga che non sembra diminuire. Ripple tenta comunque di combattere al meglio delle sue possibilità gli scammer e i criminali che effettuano queste truffe ai danni degli utenti.
Proprio per evitare queste truffe, Ripple ha organizzato anche una sezione al fine di segnalare le pagine fake che richiedono l’invio dei Ripple al fine di partecipare ad alcuni airdrop fittizzi. Non solo, la società avrebbe intenzione di fare causa anche a Youtube. Perché secondo i legali di XRP questa non sarebbe in grado di impedire l’aumento di truffe che vengono svolte sulla sua piattaforma su Ripple XRP.
Vedendo i dati rilasciati da XRPlorer, in ogni caso questi sono abbastanza allarmanti e sottolineano anche come diversi utenti continuino ad essere vittime di tali trappole e di come gli exchange non sempre riescono a bloccare le criptovalute in uscita per il sospetto truffa. Infatti, gli exchange se verificano una tentata truffa potrebbero non permettere l’invio di criptovalute agli address dei criminali.