Ted Cruz: utilizzare il mining di Bitcoin per non sprecare il gas naturale
La proposta del senatore statunitense è rivolta soprattutto al Texas
Come è ormai noto, il Texas è un grande produttore di petrolio e gas naturale. Il quale deve essere naturalmente estratto, prima di poter essere commercializzato. Proprio durante questo processo si viene a creare molta energia, la quale viene però per la gran parte sprecata. Quando invece potrebbe essere utilizzata per il mining di Bitcoin.
Questa, almeno, è l’idea del senatore statunitense Ted Cruz. Affermata nel corso del Texas Blockchain Summit tenutosi di recente. Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio le sue dichiarazioni, per comprenderne meglio la portata.
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Cosa ha detto Ted Cruz durante il Texas Blockchain Summit
Il punto di partenza del discorso di Ted Cruz è la presa d’atto che proprio in Texas, nella parte occidentale del Paese, avviene la metà della combustione di gas naturale degli Stati Uniti. Il risultato di questo processo viene però ad essere quasi integralmente sprecato, a causa della mancanza di macchinari in grado di sfruttarne l’impatto.
Per evitare che ciò accada, si potrebbe usarlo per il mining di Bitcoin. Facendo di conseguenza del token un amico dell’ambiente, contrariamente a quanto accade al momento. Attualmente, infatti, BTC è sotto accusa proprio per le devastanti conseguenze ambientali dei suoi processi. Per i quali si utilizza energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabili. Con un impatto il quale ha ad esempio spinto la Cina a espellere le aziende di mining dal proprio territorio, per non vedere vanificati i suoi obiettivi di risanamento ambientale.
Le parole di Cruz riecheggiano quello che sta accadendo in El Salvador
Quanto affermato da Ted Cruz ha naturalmente portato il pensiero di molti a quanto sta accadendo in El Salvador. Ove, dopo la contestata Bitcoin Law promossa dal presidente Nayib Bukele, ora si sta facendo largo una nuova idea. Ovvero quella di sfruttare l’energia geotermica prodotta dai vulcani per il mining di BTC.
Un’idea, quella del senatore, la quale sembra fatta apposta per il Texas. Lo Stato è diventato infatti un luogo chiave per il mining dopo i recenti provvedimenti adottati dal governo di Pechino. I quali hanno in pratica costretto i minatori a reperire nuovi luoghi in cui poter portare avanti i loro processi di estrazione del Bitcoin in maniera redditizia.
Una ricerca la quale potrebbe rafforzare la sua posizione in questo particolare settore a discapito di Kazakistan, Norvegia e Canada. Ovvero i Paesi ove il costo dell’energia elettrica è più basso, rendendo estremamente conveniente il mining.
Anche la Colombia potrebbe aggiungersi al lotto
Occorre anche sottolineare come l’idea partorita da El Salvador stia facendo discutere non poco. Tanto da essere stata adottata e rivisitata da Gustavo Petro, un politico di sinistra colombiano, considerato uno dei più accreditati pretendenti alla Presidenza del Paese nelle prossime elezioni. Proprio lui, infatti, ha rilanciato l’idea affermando che in Colombia si potrebbe sfruttare l’energia prodotta dalle cascate.
Idea che è stata approvata da un esperto di politica energetica dell’America Latina come Wesley Tomaselli. E naturalmente criticata da fonti interne al governo di destra. Secondo Petro, peraltro, proprio il mining portato avanti in questo modo potrebbe soppiantare la coltivazione della coca, per la quale è tristemente noto il suo Paese, a livello globale.
L’idea di Petro, però, rischia soprattutto di scontrarsi contro i timori degli ambientalisti. Da sempre contrari a grandi progetti nell’area indicata, quella sulla costa del Pacifico, in quanto andrebbero a distruggere le secolari tradizioni delle comunità locali. Oltre a provocare danni all’ecosistema però non valutabili al momento.