FTX si accorda coi Golden State Warriors
Nuova sponsorizzazione nell'NBA per l'exchange di criptovalute
FTX prosegue la sua politica di marketing nell’universo della National Basketball Association, la più importante lega cestistica a livello globale e una delle più note in assoluto in ambito sportivo. L’exchange ha infatti siglato un contratto di sponsorizzazione coi Golden State Warriors, una delle più note franchigie NBA, che consentirà alla piattaforma di scambio di diventare l’exchange ufficiale del club californiano e di gestirne il mercato di token non fungibili (NFT) per la vendita delle risorse digitali. Il tutto in cambio di un importo annuale pari a 10 milioni di dollari. Nell’ambito dell’accordo, FTX e Warriors hanno peraltro versato gratuitamente un Bitcoin ciascuno a tre organizzazioni senza scopo di lucro, impegnate nella lotta contro le diseguaglianze.
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Non è una novità per FTX
Per FTX non si tratta di una novità. L’azienda ha infatti già siglato in precedenza un accordo con i Miami Heath per assicurarsi i diritti di denominazione sull’arena in cui il team della Florida disputa le sue gare interne. Il contratto è valido in questo caso per i prossimi 19 anni e porterà nelle casse del club ben 155 milioni di dollari.
La strategia commerciale di FTX non è peraltro limitata alla sola NBA, se si pensa come la piattaforma abbia stipulato un accordo anche con la Major League Baseball (MLB), grazie al quale è ora l’exchange ufficiale della lega.
Un settore ad alta concorrenza
Quello dello sport non è però un settore privo di concorrenza per FTX. In particolare, la piattaforma crypto fondata nel 2018 da Sam Bankman-Fried, un fisico del MIT (Massachusetts Institute of Technology) con il pallino della crittografia, si trova a dover rispondere colpo su colpo a Crypto.com, altra struttura che sta dispiegando una strategia commerciale estremamente aggressiva nel settore sportivo. La quale ha recentemente destato grande clamore per l’accordo firmato con AEG per i diritti di denominazione sullo Staples Center, il palazzo dello sport in cui giocano tutte le più importanti realtà di Los Angeles, tra cui Lakers e Clippers, altre due franchigie NBA notissime a livello globale. Per ritagliarsi questo diritto, Crypto.com ha versato alla controparte ben 700 milioni di dollari per i prossimi 20 anni.
Non è tutto oro ciò che riluce?
Se gli accordi di FTX e Crypto.com sembrano al riparo da qualsiasi sorpresa, la stessa cosa non si può però dire per altre recenti sponsorizzazioni sempre in ambito sportivo. Il riferimento è a quanto accaduto a Barcellona e Manchester City, due dei club calcistici che avevano deciso di sfruttare il filone.
Il club catalano ha infatti deciso di rescindere il contratto siglato appena due settimane fa con Ownix relativo a token non fungibili dedicati ai suoi tifosi. Il casus belli è da rintracciare nel contratto di consulenza che lega la startup a Moshe Hogeg, il co-fondatore di Sirin Labs arrestato di recente in Israele per una frode crypto. Tanto è bastato al Barcellona per tornare indietro suoi suoi passi, nonostante le proteste di Ownix.
I Citizens, a loro volta, hanno sospeso la loro partnership con la società di criptovalute 3Key Technologies, anche in questo caso per la mancanza di trasparenza della controparte. La mancanza di chiarezza su molti aspetti della vita societaria ha spinto la squadra campione d’Inghilterra a prendere una decisione che suona in effetti drastica. Una decisione tale da suonare alla stregua di un chiaro segnale verso chiunque intenda entrare nel mondo dello sport, almeno ai piani alti.